La velocità

atletica velocità

La velocità può essere considerata la capacità di compiere azioni motorie nel minor tempo. Spesso si utilizzano i termini velocità e rapidità come fossero sinonimi, ma in realtà con il termine rapidità si indica la capacità di muovere nel più tempo possibile una parte del corpo e con velocità lo spostamento dell’intero corpo. La rapidità è quindi una forma elementare di velocità strettamente dipendente dall’efficienza del sistema nervoso,  mentre la velocità è una capacità complessa, condizionata dal sistema nervoso e muscolare oltre che dalla tecnica esecutiva del soggetto. Per questo la velocità si pone a mezza via fra le capacità coordinative e quelle condizionali.

CLASSIFICAZIONE DELLA VELOCITÀ

  • La velocità ciclica e aciclica

 La velocità svolge un ruolo importante sia nei movimenti ciclici, vale a dire in quei movimenti che si ripetono sempre simili quali, per esempio, la corsa, il pattinaggio, il ciclismo, che nei movimenti aciclici, cioè caratterizzati dall’esecuzione di un movimento o dalla successione di movimenti con una struttura non regolare, come avviene, per esempio, negli sport di situazione.

  • La velocità di reazione

La velocità di reazione si può realizzare in forma sia elementare che complessa. Con la velocità di reazione elementare (o semplice) il soggetto ha una sola possibilità di scelta che consiste nella capacità di reagire nel mino tempo possibile a uno stimolo. In questo caso assume grande importanza il tempo di latenza, che è quel periodo compreso tra la percezione dello stimolo e l’attivazione muscolare. Non presenta invece fattori limitanti di tipo energetico. Nella velocità di reazione complessa il soggetto per rispondere allo stimolo deve effettuare una scelta tra le informazioni ricevute e la risposta da dare. In uno sport di situazione è la velocità con cui si sceglie e si esegue l’azione più opportuna in seguito a uno sviluppo imprevisto della situazione di gioco.

  •  La velocità gestuale

La velocità gestuale è la capacità di eseguire un’azione singola nel più breve tempo. Un esempio è l’esecuzione di un salto, il lancio di un attrezzo, la presa di una palla. L’attivazione muscolare è massima sia che il movimento riguardi un segmento del corpo libero da sovraccarichi esterni sia che preveda l’accelerazione di masse esterne, come nei lanci. Questa attivazione muscolare rappresenta il problema centrale per il miglioramento della velocità perché dipende dalla capacità del sistema neuro – muscolare di esprimere rapidamente elevati livelli di forza. Dunque la velocità gestuale, secondo alcuni allenatori e ricercatori sportivi, è condizionata dalla forza chiamata “esplosiva”, oltre che da aspetti di tipo coordinativo inerenti la tecnica sportiva.

  •  La frequenza gestuale

E’ la capacità di sviluppare la massima frequenza di movimento durante movimenti ciclici. Si può essere rapidi a reagire, ma lenti nei movimenti e viceversa. In campo sportivo il più delle volte occorre che tutti gli aspetti della velocità si manifestino contemporaneamente: per correre veloce occorre che velocità di reazione, velocità gestuale, frequenza gestuale siano presenti insieme, anche se spesso l’atleta che vince non è il migliore in ogni singolo aspetto, ma nella loro espressione “media”.

  • La velocità di spostamento

Essa rappresenta una forma complessa di velocità. Oltre che dalla velocità di reazione, di realizzazione di un singolo movimento e dalla frequenza, dipende infatti: dalla padronanza della tecnica del gesto specifico, dalle caratteristiche della muscolatura (quantità di fibre veloci) e quindi dalla forza muscolare (forza esplosiva), dalla elasticità muscolare. In gran parte degli sport di squadra più che la velocità di spostamento, sono importanti le capacità di accelerazione, sia di tutto il corpo che di singoli segmenti, che sono correlate ai livelli di forza rapida del soggetto.

 

FATTORI DELLA VELOCITA’

 Si ottiene un’elevata velocità quando:

  1. I processi di trasmissione e conduzione dell’impulso nervoso sono molto veloci;
  2. Si raggiunge una elevata frequenza degli stimoli nervosi; si attivano il maggior numero di fibre muscolari a contrazione rapida (se vengono stimolate “contemporaneamente” molte fibre muscolari, si ottiene un’elevata velocità di contrazione);
  3. Si raggiunge un’ottimale alternanza di contrazione e di decontrazione dei muscoli.

L’ALLENABILITÀ

La velocità veniva considerata, fino a poco tempo fa, una capacità scarsamente migliorabile. Si riteneva che la sua allenabilità non fosse superiore al 20%, perché l’allenamento permette di modificare un poco il volume e le capacità di coordinazione delle fibre veloci, ma non la loro distribuzione percentuale all’interno del muscolo, che, è geneticamente determinata. Recentemente si è compreso che, anche se alcuni aspetti genetici non sono influenzati dall’ allenamento, la velocità segue anch’ essa un processo di apprendimento ed è considerata un abilità: alcuni allenatori statunitensi affermano che “speed is a skill” (la velocità è un’abilità) proprio perché dipende oltre che dalla forza anche dalla tecnica esecutiva.

Pier Paolo Conti